Incontri, Eventi

Masterclass Champagne

5 Champagne, 2 Etna, 1 Grande storia

Definizione della sensazione di mineralità negli champagne di terroir

Condotta da Delphine Veissiere

Incontrare la Champagne sul territorio dell’Etna non capita spesso. Forse, è il luogo ideale per porre in modo giocoso e aperto, una domanda che spesso rimane senza risposta: ma la mineralità nel vino esiste davvero? Gli scienziati dicono e hanno dimostrato: - “la mineralità è un componente del vino che non esiste quindi si tratta di una sensazione identificata in modo soggettivo ed erroneo”.   Peccato però che è spesso percepita, in particolare nei vini nordici come i grandi champagne o nei vini di “fuoco” provenienti ad esempio dal terroir vulcanico dell’Etna. Alcuni esperti dimostrano che questo concetto è di solito associato ai vini magri – senza frutto, sensazioni vegetali o animali e quindi non esiste - mentre altri parlano delle sensazioni evidenti di gesso e di pietra focaia per giustificare la sua esistenza. E’ pertanto oltremodo necessario, per il degustatore-esperto, procedere per associazioni al fine di definire cos'è la mineralità e perché è così apprezzata nel vino.

Ti aspettiamo giorno 14 NOVEMBRE alle 15.30 in compagnia della wine educator Delphine Veissiere presso l'azienda Barone di Villagrande a Milo

CONFERMA LA TUA PRENOTAZIONE compilando il form qui sotto

Il costo della masterclass è di € 80 p.p.  -- Per i partner Etna Wine Lab € 70

 

Coordinate GPS:
N: 37° 42′ 49.60′′
E: 15° 07′ 02.55′′

Eventi

Sciaranuova Festival

Un teatro naturale nel cuore dei vigneti, nei luoghi dove nascono i vini del Vulcano, per coniugare il mondo del vino e quello dello spettacolo: per la prima volta in Sicilia,  Planeta trasforma la Vigna in Teatro, ricavando un proscenio tra quelli che un tempo erano i terrazzamenti utilizzati per la coltivazione della vite e sfruttando come quinte le montagne, la lava e i pini secolari.

Cinque appuntamenti con il teatro e il vino, cinque occasioni per godere della magia dell' Etna sotto il cielo d'estate, cinque spettacoli di grandi artisti siciliani che raccontano la loro terra con intensità e passione, daranno il via a questo nuovo progetto, che nasce a pochi passi dalla cantina di Feudo di Mezzo, tra i vigneti di Sciara Nuova, e il vecchio palmento filologicamente restaurato ed adibito a sala degustazione.


“Sciaranuova Festival” prenderà il via il 25 luglio con lo spettacolo Ancestrale di Goliarda Sapienza” di Paola Pace, che è anche il direttore artistico del Festival. L'1 agosto arriverà Paolo Macedonio con Un fulmine a ciel sereno, mentre l'8 agosto ci sarà Etta Scollo in concerto. Il 15 agosto è atteso invece il grande maestro Mimmo Cuticchio con Tradimento di Gano e morte di Gattamugliere. Il Festival si chiuderà il 22 agosto con Lucia Sardo e il suo La madre dei ragazzi.

PRENOTA IL TUO TEATRO IN VIGNA

 

Incontri

Solstizio d'Estate fra le Vigne a Sud Ovest

Solstizio d'Estate fra le Vigne a Sud Ovest - 20 giugno 2015, dalle ore 16... fino a notte.

Degustazione, passeggiata al tramonto, buffet. Guarda il programma qui a lato.

Ti aspettiamo a Ragalna (CT), all'Enoteca della Strada del Vino dell'Etna, via Paternò 30.

POSTI DEGUSTAZIONE ESAURITI 

CONFERMA la tua partecipazione alla visita dei vigneti e al buffet compilando il form qui sotto. (contributo di € 5)

Modulo di Prenotazione

Il programma della manifestazione (clicca sull'immagine per ingrandire)

 

La mappa per raggiungere il luogo della manifestazione.


Contributo di partecipazione visita dei vigneti e buffet/degustazione:  € 5

Fate la vostra prenotazione (obbligatoria) utilizzando il modulo a lato.

Per informazioni,
potete contattare il 347 8137063.

Cantine

Decanter premia tre vini dei nostri partner

La rivista inglese Decanter ha premiato tre vini di due nostri partner, Terra CostantinoPeter Wiegner nell'ambito del prestigioso concorso internazionale "Decanter World Wine Awards":

Terra Costantino
DeAetna
Etna Rosso DOC 2013
Silver Medal

Terra Costantino
DeAetna
Etna Bianco DOC 2014
"Commended"

Peter Wiegner
Treterre
Etna Rosso DOC 2010
Bronze Medal

Complimenti!

Incontri

Imparare ad Innestare la Vite

Il 2 aprile presso l'azienda Gambino

c/da Petto Dragone incontro per

IMPARARE AD INNESTARE LA VITE.

CONFERMA la tua PARTECIPAZIONE compilando il form a fine pagina.

Non dimenticare di portare con te le forbici da potatura ed un coltello da innesto. 

La giornata si svolgerà al coperto, pertanto anche in caso di pioggia le attività si svolgeranno regolarmente.

Alla fine della giornata ti sarà rilasciato un attestato di partecipazione.

CONFERMA di PARTECIPAZIONE

Cliccate sull'immagine per ingrandirla

Etna, sexy Terroir... Fa sempre notizia.

Luogo raggiante, luce di fuoco, passione estrema! A camminare sul Vulcano perfetto c'è sempre di che stupirsi. Ognuno che scende infatti (si, perché vengono tutti da sù), risale poi con qualcosa da scrivere, da raccontare, da regalare per condividere l'emozione vissuta! Leggete @simonjwoolf, giornalista di decanter che magnifica i vini del territorio esaltando un potenziale finalmente espresso in pieno. Sull'Etna si vivono "Exciting times" e Simon scova le sei nuove cantine che cavalcano l'onda di questo tempo...

Storie

Vini Scirto. Una storia

Giuseppe Scirto aveva 5 anni quando per la prima volta, all’inizio delle vacanze estive, la sua mamma lo accompagna con la sua valigia alla stazione della circumetnea di Randazzo affidandolo al bigliettaio. Pochi chilometri sul trenino a gasolio che tutt’oggi lentamente viaggia intorno al vulcano per collegare i piccoli centri etnei. Il bigliettaio della circumetnea sa che Giuseppe deve scendere a Passopisciaro, lì c’è Don Pippino che aspetta il nipotino per trascorrere le giornate estive insieme nella vigna. Fino alla vendemmia Don Peppino, con l’aiuto di Giuseppe, tutti i giorni vanno in vigna e poco al giorno, nel tempo scandito dalla sirena, portano avanti i lavori di stagione. Dopo la sirena delle 16.30 il riposo diventa produttivo: si rientra in casa, e ripuliti dalla finissima polvere della vigna ci si ritrova alla piazzetta di Passopisciaro, nodo nevralgico del traffico locale. E’ il luogo in cui il viandante sceglie la direzione: Messina, Troina o Catania. Le direzioni sono incise su tre lastre di pietra bianca incastonate su una colonnina di nera pietra lavica ” ‘a culonna”, è così che la chiamano a Passopisciaro. La posizione è strategica. Qualunque sia la meta del viaggio il passaggio dalla “Culonna” è passaggio obbligato, come obbligata diventa la sosta del viandante per comprare ” ‘u vinu d’o Passupisciaru“. Era proprio alla Culonna che Don Peppino e Giuseppe passavano i pomeriggi a riposare la schiena e a vendere il vino ai passanti. All’ombra delle case in pietra lavica, seduti su un gradino i caldi pomeriggi di apparente ozio, rappresentavano la commercializzazione del prodotto del lavoro dell’anno prima.

Dopo la scomparsa di Don Peppino il percorso era naturalmente segnato. Giuseppe continua a lavorare la vigna come ha imparato dal nonno, alla colonna adesso va a bere l’acqua, e il suo vino, bianco e rosso, lo imbottiglia. Il nome bianco che si legge in etichetta è “Don Pippinu” mentre il rosso si chiama ” ‘A culonna ”.

Li ho bevuti. E nel calice ho sentito i profumi intensi di una storia vera; ho visto i colori di una vita semplice, ho percepito la longevità di una cultura tramandata attraverso i gesti;

Accanto a Giuseppe adesso c’è Valeria, che lo segue in vigna e lo supporta tutti i giorni. A Valeria mancano pochi esami per completare i suoi studi in lingue, ma la sua priorità oggi non è la laurea ma stare in vigna accanto a Giuseppe. Insieme lavorano le vigne del nonno, vigne di oltre 80 anni coltivate ad alberello e suddivise in piccoli appezzamenti sparsi fra Passopisciaro e Randazzo. Sperano di vendere tutto il vino Giuseppe e Valeria, perché non sopportano di vedere vigne abbandonate e non gestite; vogliono comprarle, “perché sennò è peccato.”

Storie

Wine blogger???

Non sapevo chi o cosa fossero i Wine Blogger, sapevo solo di dover dare una mano ad organizzare un tour per loro sulla mia Etna, e di doverlo fare raccontando il territorio, il vino, i vigneti, la storia della mia terra… pane per i miei denti insomma! 
Era la primavera del 2012 ed il tour si sarebbe svolto nella seconda metà di settembre, a grappoli quasi maturi. Quel tour avrebbe rappresentato per me la soglia di un mondo silenzioso e discreto, che oggi mi attrae e mi invoglia. 

Un mese più tardi partecipavo alla mia prima Wine Blogger Comunication Conference.

Un’extraterrestre! così mi sentivo… Atterrata su un pianeta in cui il linguaggio è differente, un linguaggio tutto digitale che viaggia veloce, spesso a piccole dosi, e che non mi spiego perché venga scelto. Osservo e cerco di decriptare.

Da quella conference ne esco invischiata di una sensazione complessa che forse si potrebbe riassumere in cinque concetti: “efficienza” – “vivacità”- “ecologia”- “annullamento del limite spaziale”- ” professionalità”.

La sensazione che ho portato a casa è che i blogger usano abilmente strumenti che consentono loro di comunicare in maniera rapida, efficiente e professionale. 
Senza alcun limite di tempo e spazio raggiungono ogni angolo di mondo evitando di incrementare la produzione di inchiostri inquinanti o il consumo di carta. Mi è sembrato meraviglioso!!! … non è poi così comune!
…e tornata a casa l’altra magia… ognuno torna al suo continente, paese, città, ma ci si incontra sulla rete: è come essere in stanze vicine dello stesso appartamento. Ma che strano… e che divertente!!

Nel corso dei mesi successivi alla mia prima Wine Blogger Conference inizio ad avere sospetto di quanto sia potente lo strumento che gli amici blogger detengono e mi chiedo in che modo posso interagire con loro.

Ancora una volta spinta dall’amore per la mia Etna, incoraggiata dal successo del wine blogger tour etneo e dall’interesse internazionale che questo ha generato, mi ritrovo alla conference 2013 come EtnaWineSchool, la neonata iniziativa che ha preso forma grazie all’incontro con Benjamin Spencer avvenuto (guardacaso!) proprio durante la conference 2012!

In effetti a pensarci bene potrei aggiungere un sesto concetto ai cinque elencati in precedenza: ” incontro “. Si, la conference diventa un momento di incontro strategico, in cui si rivedono gli amici già conosciuti e se ne conoscono di nuovi, e negli anni diventano così tanti che quasi non si riesce a dedicare tempo a tutti. Li chiamo amici ma potrei chiamarli contatti, clienti, partner, concorrenti… Un evento in potenza che da un calice di vino degustato in compagnia può generare ogni forma di interazione personale o professionale.

E vista dal banco d’assaggio di Etna Wine School? Come mi è sembrata la conference? 

Beh, in quel caso era il mondo che passava da noi. Ho trovato stupefacente quanto il banco abbia suscitato interesse e stupore. Mi sembrava incredibile che il vino di un piccolissimo produttore artigianale etneo in un solo giorno venisse degustato ed apprezzato da palati esperti provenienti da decine e decine di paesi diversi; e mi chiedevo come fare a spiegare al produttore agricolo che vive e produce in un piccolo paese alle pendici dell’Etna che tipo di visibilità ha avuto! sono due mondi così distanti… ma che si sono incontrati attraverso un calice e che con buona probabilità si incontreranno ancora.